Violazione legge 104: licenziamento

VIOLAZIONE LEGGE 104: LICENZIAMENTO

Contenuti dell'articolo

INFO LINE INVESTIGAZIONI SULLA VIOLAZIONE LEGGE 104: +393405769116

Violazione legge 104: gentili lettori, ennesima sentenza, in ambito di violazione legge 104, che dimostra l’estrema utilità, per gli imprenditori, di utilizzare gli investigatori privati per scoprire gli abusi che, purtroppo, molti lavoratori effettuano della legge 104, espletando delle vere e proprie truffe, con la scusa di assistere i parenti malati. Se cerchi un’agenzia investigativa che ti aiuti a risolvere i problemi dei dipendenti che abusano della legge 104, scrivici, oppure chiama lo +390532206836.

Articolo a cura di Europol Investigazioni, società specializzata in business informations

VIOLAZIONE LEGGE 104: LA CASSAZIONE

Secondo la Suprema Corte, è legittimo il licenziamento disciplinare per quel dipendente che si avvale dei permessi ex art. 33 L. 104/92 per andare a ballare anzichè assistere la madre disabile, anche se il lavoratore è andato ad una serata danzante non durante tutte le ore di permesso retribuito e sostiene di averlo fatto in buona fede. Questo, in estrema sintesi, quanto asserito dalla Cassazione con la sentenza 8784/2015.

VIOLAZIONE LEGGE 104: A BALLARE ANZICHE’ ASSISTERE IL PARENTE MALATO, IL CASO, IL LICENZIAMENTO

Il caso: un lavoratore chiede, ed ottiene, un permesso per assistere la propria madre disabile grave, ma poi utilizza parte delle ore coperte dal permesso per andare a ballare. Il datore di lavoro procede con un licenziamento disciplinare, il dipendente lo impugna, ma i diversi gradi di giudizio vedono il dipendente avere la peggio.

Ciò che è venuto più in evidenza, ha infatti precisato la Corte territoriale, è che il lavoratore dipendente “aveva usufruito di una parte di questo permesso per finalità diverse da quelle a cui il permesso mirava, giacché, essendo il permesso richiesto finalizzato all’assistenza di persona portatrice di handicap, egli non poteva chiedere il predetto permesso per altra finalità del tutto estranea all’assistenza”. Il fatto che il dipendente avesse utilizzato alcune ore di permesso retribuito per assistere la madre non cambia i termini della questione, nella considerazione che il permesso era stato utilizzato, seppur parzialmente, per scopi ben diversi da quelli per i quali era stato concesso.

La Cassazione sottolinea come i permessi ex art 33 Lege 104 sono retribuiti anticipatamente dal datore di lavoro, il quale viene successivamente sollevato dall’Ente Previdenziale del relativo onere, anche ai fini contributivi. L’assenza dal luogo di lavoro, inoltre, aveva generato una mole di incombenti extra per i colleghi in servizio del dipendente invece assente in permesso retribuito. Pertanto i costi per soddisfare esigenze personali ricadono non solo sul datore di lavoro, sui colleghi, ma anche sull’intera collettività e dando alla condotta del dipendente particolare disvalore sociale.

La Cassazione termina legittimando il licenziamento disciplinare del dipendente poichè l’illecito a suo carico è “particolarmente odioso e grave“, incrina definitivamente il rapporto di fiducia con il datore di lavoro, mettendo in discussione la futura correttezza dell’adempimento. La condotta tenuta dal dipendente, secondo la Corte, è “idonea a porre in dubbio” la futura correttezza dell’adempimento in quanto sintomatica di un certo atteggiarsi del lavoratore rispetto agli obblighi assunti e della sua propensione all’assenteismo e dell’assenza di senso del dovere.

Già più volte in precedenza la Corte si era espressa a favore del datore di lavoro che aveva proceduto con il licenziamento del dipendente che in permesso per assistere un parente disabile si era in realtà preoccupato di tutto tranne che dell’handiccapato.

Per procedere con il legittimo licenziamento disciplinare di tutti quei dipendenti che in permesso retribuito ex art. 33 L. 104 vanno a ballare, a spasso con gli amici, a pescare, a cantare, a gareggiare, ad allenarsi, a spaccare la legna, ad impastare il cemento, al mare, in montagna, alle terme, in gita… insomma a fare qualsiasi cosa anzichè ad assistere il familiare invalido, è sempre e comunque consigliabile contattare un’agenzia investigativa seria, preparata e con consolidata esperienza. Dopo occorrerà sempre portare le prove raccolte da uno Studio Legale per fare valutare il caso.

L’Agenzia Investigativa EUROPOL fornisce consulenza investigativa e concreta operatività nelle indagini volte alla scoperta di violazione legge 104 da parte del dipendente infedele, richiedi subito un preventivo all’investigatore privato EUROPOL chiamando lo +390532206836

Leggi la sentenza: Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza 17 dicembre 2014 – 30 aprile 2015, n. 8784

TARIFFA UNICA! Europol investigazioni, agenzia investigativa di Ferrara, può effettuare indagini private ed anti assenteismo dipendenti sull’intero territorio nazionale allo stesso prezzo, indipendentemente dalla località.

 

 

© Riproduzione riservata
NOTE OBBLIGATORIE per la citazione o riproduzione degli articoli e dei documenti pubblicati in www.europolinvestigazioni.com
È consentito il solo link dal proprio sito alla pagina di www.europolinvestigazioni.com che contiene l’articolo di interesse.
È vietato che l’intero articolo sia copiato in altro sito; anche in caso di pubblicazione di un estratto parziale è sempre obbligatoria l’indicazione della fonte e l’inserimento di un link diretto alla pagina di www.europolinvestigazioni.com che contiene l’articolo.
Per la citazione in Libri, Riviste, Tesi di laurea, e ogni diversa pubblicazione, online o cartacea, di articoli (o estratti di articoli) pubblicati in www.europolinvestigazioni.com è obbligatoria l’indicazione della fonte, nel modo che segue:
Autore. Europol Investigazioni SRL – Titolo –Violazione legge 104: licenziamento-, in www.europolinvestigazioni.com

Insurance Quote

Errore: Modulo di contatto non trovato.